Si è svolta su quattro buche del Golf Brianza Country Club, una gara composta da quattro gruppi di giocatori: ragazzi diversamente abili, ciechi e ipovedenti, soci e volontari del Golf Club. La giornata è stata, quindi, all’insegna della totale inclusività. La gara è stata patrocinata da Golf per la Vita per concludere l’attività annuale che si svolge nei campi del Golf Monza e del Golf Brianza, sotto la direzione del maestro Matteo Bellenda. Da due stagioni si è unito alla “famiglia” di Golf per la Vita un nutrito gruppo dell’”Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della sezione di Monza e Brianza ONLUS-APS.
Durante tutto l’anno ci si ritrovava una volta alla settimana per curare gli assetti tecnici in campo pratica, esercitandosi sui colpi lunghi; per i colpi corti la buca approcci era perfetta e sul putting green ci si allenava a far rotolare la palla in buca. Nell’ultimo periodo ci si è cimentati nel mettere tutto in pratica sul campo insieme al maestro.
Il golf è uno sport che permette di sperimentare il corpo e la mente, portando fuori dalla quotidianità in spazi dove la bellezza naturale è padrona assoluta. Sono stati documentati i miglioramenti fisici e mentali dopo lo svolgimento del gioco del golf. Vengono migliorate sensibilmente anche la concentrazione, la coordinazione e l’aspetto dell’interazione tra partecipanti, uniti da spirito di gruppo nonostante il gioco del golf sia uno sport per giocatori singoli.
Questa gara, divertente e coinvolgente, ha coronato un anno di crescita. Non si può immaginare, se non vivendo insieme, quanto questa esperienza abbia arricchito l’animo di chiunque abbia avuto la fortuna di viverla. In anni non facili come quelli che stiamo vivendo, quest’oasi di umanità ha portato tutti al di là di se stessi in una dimensione dove il “noi” ha sempre prevalso “sull’io”.